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Whatsapp: cripta messaggi e chiamate con crittografia end-to-end

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La crittografia end-to-end di WhatsApp assicura che solo il mittente e la persona con cui sta comunicando (o gruppo di persone) possano leggere ciò che viene inviato, e nessun altro in mezzo, nemmeno WhatsApp.


Il servizio di messaggistica WhatsApp di Facebook espande la sicurezza per i propri utenti attraverso la cifratura end-to-end delle chat e chiamate vocali, in aggiunta alle funzionalità di privacy esistenti.

Mentre non si sono concluse nel migliore dei modi le discussioni tra l’FBI e Apple circa la richiesta del governo americano alla società di Cupertino per sbloccare l’iPhone dell’attentatore della strage a San Bernardino, con l’FBI che alla fine si è arrangiata con l’aiuto probabilmente di qualche hacker per sbloccare il melafonino senza il consenso di Apple, Facebook ha deciso di cifrare le chiamate vocali oltre alle chat di gruppo all’interno di Whatsapp, il servizio di messaggistica piu’ popolare del mondo che è sotto la sua proprietà da due anni a questa parte.

Facebook ha avuto problemi simili a quelli che Apple ha avuto l’Fbi ma in Brasile. La differenza tra i due casi è che in Brasile i funzionari del governo sono stati in grado di ottenere con successo un ordine del tribunale per chiedere a Whatsapp i dati di un utente, dati che pero’ l’azienda non è stata in grado di fornire in quanto crittografa tutti i messaggi dei suoi utenti dal 2014.

Cosa significa che WhatsApp ha deciso di offrire agli utenti la crittografia end-to-end anche per tutte le chiamate vocali e le chat di gruppo? La crittografia rende sicure ‘da occhi indiscreti’ le conversazioni e le chiamate eseguite tramite la piattaforma, e tali dati non potranno essere mai richiesti da alcun governo perchè le informazioni scambiate resteranno solo sui dispositivi interessati (destinatario e mittente) – nemmeno Whatsapp potrà averne accesso.

Ecco come funziona: la crittografia end-to-end di WhatsApp (attiva di default e non disattivabile) assicura che solo il mittente e la persona con cui sta comunicando (o gruppo di persone) possano leggere ciò che viene inviato, e nessun altro in mezzo, nemmeno WhatsApp. I messaggi sono protetti con un lucchetto, e solo mittente e destinatari/io hanno la chiave speciale necessaria per sbloccarli e leggerli. Per una maggiore protezione, ogni messaggio inviato ha un proprio lucchetto e una propria chiave unici. Tutto questo avviene automaticamente: non c’è bisogno di attivare alcuna impostazione o creare speciali chat segrete per proteggere i messaggi.

“L’idea è semplice: quando si invia un messaggio, l’unica persona che può leggerlo è la persona o membri di una chat di gruppo a cui si invia il messaggio”, hanno i co-fondatori di scritto WhatsApp, Jan Koum e Brian Acton, in un post pubblicato nel blog della società.

Se da una parte gli utenti possono essere contenti di poter inviare messaggi che non possono essere intercettati, proprio per questo motivo non si possono ritenere altrettanto soddisfatti il governo degli Stati Uniti e le agenzie governative, il cui scopo – dicono – è sempre quello: per il bene della sicurezza nazionale. Con la cifratura dei dati, gli investigatori governativi non possono piu’ accedere ai nostri dati e alle comunicazioni degli utenti.

“Pur riconoscendo l’importante lavoro delle forze dell’ordine nel mantenere le persone al sicuro, gli sforzi per indebolire la crittografia rischiano di esporre i dati delle persone a criminali informatici, hacker e stati canaglia”, i co-fondatori hanno scritto nel loro post sul blog.

Facebook ha acquistato WhatsApp due anni fa per 19 miliardi di dollari, anche perché è cresciuto fino a diventare uno dei servizi di messaggistica più popolari al mondo. Le persone lo usano perché è gratuito, e basta solo avere un piano dati o accesso ad una connessione WiFi per poter messaggiare con gli amici, mettendo da parte gli SMS.

“La privacy e la sicurezza sono nel nostro DNA, motivo per il quale abbiamo introdotto la crittografia end-to-end nelle ultime versioni della nostra applicazione” spiega Whatsapp. “Quando crittografati end-to-end, messaggi, foto, video, messaggi vocali, documenti e chiamate non potranno cadere nelle mani sbagliate”.

Whatsapp sottolinea che la crittografia end-to-end è disponibile quando l’utente mittente e i destinatari dei messaggi utilizzano le ultime versioni di WhatsApp.

“Abbiamo lavorato negli ultimi due anni per dare alle persone una maggiore sicurezza sulle loro conversazioni su WhatsApp” scrive Jan Koum in un post su Facebook. “Sono orgoglioso che il nostro team abbia raggiunto questo traguardo: ora ogni messaggio, foto, video, file e messaggio vocale inviato è crittografato end-to-end per impostazione predefinita se voi e le persone con cui messaggiate utilizzate l’ultima versione della nostra app.

Anche le vostre chat di gruppo e chiamate vocali sono cifrate. Le persone meritano sicurezza. Essa rende possibile per noi di connetterci con i nostri cari. Ci dà la fiducia di parlare con le nostre menti. Essa ci permette di comunicare informazioni sensibili con i colleghi, gli amici, e altri. Siamo lieti di fare la nostra parte nel mantenere sicure le informazioni delle persone dalle mani di hacker e cyber-criminali.”

COME ATTIVARE LA CRITTOGRAFIA END-TO-END SU WHATSAPP?

La crittografia end-to-end è sempre attiva, a condizione che tutte le parti utilizzino l’ultima versione di WhatsApp. Non vi è alcun modo per disattivare la crittografia end-to-end.

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