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Privacy: le 10 cose da fare per non essere più disturbati al telefono

molestie telefoniche

Telefono di casa e telefonino squillano a tutte le ore, e spesso non sono amici o parenti che chiamano ma gli «scocciatori» di call-center e compagnia bella. Dagli esperti dell’Unione Nazionale Consumatori i dieci consigli per non essere più disturbati.


Il telefono squilla. È magari già la centesima volta. Ma solo che non sono gli amici o i parenti a chiamare, ma gli ‘scocciatori’. Una categoria identificabile con i call-center o altri venditori a caccia di nuovi clienti. E così si rischia di passare più tempo al telefono che in altre attività. Infine, le chiamate arrivano ormai a tutte le ore, e di solito, proprio quando si ha altro da fare.

Che fare?

Ma come è possibile riuscire a non ricevere più chiamate inopportune? Ma soprattutto, come si può evitare di ritrovarsi con l’attivazione di qualche contratto che di certo non si voleva?

all’Unione Nazionale Consumatori (UNC) ecco i dieci consigli per evitare scocciature e fregature.

Una violazione

«Questa attività di contatto con il consumatore è effettuata con modalità che non esito a definire di ‘permanente violazione’ delle norme stabilite dal Codice del Consumo, dal Garante per la Privacy e persino dai Codici di autoregolamentazione che le stesse aziende si sono date», commenta Massimiliano Dona, presidente dell’UNC.

Ecco il decalogo di autodifesa dell’UNC

1) Non date mai il vostro consenso al trattamento dei dati, senza aver letto cosa state firmando.

2) Firmate solo il consenso obbligatorio, quello cioè necessario per fruire del servizio che vi interessa, evitando accuratamente di mettere altre firme (o flaggare caselle) per fini commerciali o per la cessione di dati a terzi che non devono essere obbligatori.

3) E’ nostro diritto sapere dove è stato reperito il nostro numero (cioè il soggetto a cui abbiamo ceduto i dati per usi pubblicitari). Il nostro consenso può essere revocato inviando una raccomanda A/R con la richiesta di cancellazione.

4) Iscrivetevi al registro pubblico delle opposizioni. E’ gratis. Funziona male, vale solo per i numeri fissi (non si possono iscrivere i cellulari), ma è meglio di niente…

5) Se quando alzate la cornetta non si sente nulla (chiamate mute), riattaccate: si tratta, solitamente, di un call center (la chiamata è effettuata da sistemi automatizzati).

6) Mai accettare l’attivazione di un contratto al telefono, anche se vi sembra conveniente e l’operatore non intende ingannarvi. Non è possibile, infatti, che in così breve tempo possano illustrarvi l’offerta in modo esaustivo.

7) Se vi chiamano al telefono per vendervi qualcosa, meglio non dilungarsi al telefono: c’è il rischio che la vostra disponibilità sia usata contro di voi.

8) Attenti alle truffe: se vi annunciano una vincita al telefono, non credeteci; un classico è la truffa degli alberghi (vi dicono che avete vinto una vacanza e che non dovete far altro che andare a ritirare il premio in un albergo, solitamente di lusso e prestigioso. Scoprirete, troppo tardi, che si tratta della vendita di una multiproprietà).

9) Mai dare i vostri dati al telefono e soprattutto il Pod della luce o il Pdr del gas che trovate sulla fattura oppure il vostro codice fiscale (se vi hanno detto che sono i vostri gestori, ma vi chiedono il Pod e Pdr, vi stanno truffando).

10) Mai dire ‘Sì’ al telefono, perché potrebbero tagliare la registrazione della telefonata e far risultare che avete voluto accettare il contratto.

Infine, un ultimo consiglio. Firma la petizione e dì la tua su Facebook e Twitter attraverso l’hashtag #nondisturbarmi.

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