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La “truffa del computer” che colpisce gli anziani

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Un elegante sconosciuto afferma di dover consegnare un computer ordinato dal figlio.


Sempre più spesso le cronache parlano di un tipo di truffa che coinvolge, soprattutto, persone anziane.

La si può chiamare "la truffa del computer": viene messa in atto da persone senza scrupoli basandosi uno schema ormai consolidato e che perdura da almeno due anni nonostante i media ne parlino spesso.

Un anziano, uomo o donna che sia, viene avvicinato per strada o presso il suo domicilio da una persona che non conosce, ben vestita, cordiale e gentile: sostiene di essere amica del figlio, oppure rappresentante di un negozio di informatica o di una ditta di telefonia.

In ogni caso asserisce di conoscere il figlio (o la figlia) – che, affinché la truffa funzioni, non deve vivere con il genitore – tanto da chiamarlo per nome e cognome avendo, evidentemente, raccolto prima queste informazioni.

Il truffatore afferma di dover consegnare un computer e mostra un pacco ben confezionato con sopra il nome del figlio della vittima; aggiunge di essere d'accordo con quest'ultimo affinché i genitori (o anche i nonni: in qualche caso il "mezzo" inconsapevole è il nipote) paghino per lui.

Tale soluzione è stata trovata – continua il truffatore – poiché occorre chiudere in fretta la transazione, pena la perdita dell'affare, il pagamento di penali o addirittura il rischio di strascichi giudiziari.

Le cifre vanno generalmente dai 500 ai 2.000 euro. Spesso l'anziano abbocca subito e si reca a casa – o in banca – a ritirare i soldi: in questi casi qualche volta il tentativo è stato sventato, poiché durante le operazioni ci sono stati contatti con la famiglia che hanno permesso di bloccare la truffa.

Più spesso la somma richiesta viene consegnata, in contanti, al malintenzionato. Qualche volta, addirittura, il truffatore finge di avere una conversazione telefonica con il figlio, di cui conosce magari il numero esatto e che simula di chiamare.

È anche capitato che il truffatore si sia accontentato di cifre inferiori a quelle richieste: ciò è avvenuto nei casi in cui l'anziano non poteva soddisfare in contanti e immediatamente la pretesa.

In genere, nel pacco c'è un case di Pc vuoto, carta ben compressa o, addirittura, una scatola vuota; la vittima però lo scopre soltanto dopo l'incontro con il figlio o il nipote che, ovviamente, non aveva mai ordinato alcun computer.

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